mercoledì 2 giugno 2010

Anemia da insufficienza renale


L' insufficienza renale acuta o cronica può determinare anemia per cause multifattoriali:
  • Insufficiente produzione di EPO (eritropoietina).
  • Diminuita sopravvivenza degli eritrociti in circolo.
  • Perdita emorragica cronica dal tubo digerente dovuta a piastrinopatia uremica.
  • Tossine che inibiscono l'eritropoiesi, la cui concentrazione aumenta con l'uremia.
Clinicamente si manifesta con i sintomi dell'uremia associati ai sintomi dell'anemia.

Dai dati di laboratorio l'anemia risulta:
  • Normocromica e normocitica.
  • Di severità direttamente proporzionale alla diminuzione del filtrato glomerulare.
  • I reticolociti sono ridotti.
  • Gli eritrociti possono presentare anomalie morfologiche:
  1. Echinocitosi
  2. Acantocitosi
  3. Schistocitosi
  • Effettuando un aspirato midollare si nota una riduzione dell'eritropoiesi.
  • L'osteomielobiopsia può mostrare fibrosi midollare per iperparatiroidismo secondario.
  • Insufficienza eritropoietinica relativa: l'EPO sierica è inappropriatamente diminuita rispetto all'entità dell'anemia.
  • Possibile carena marziale.
La terapia è sostitutiva con eritropoietina ricombinante umana: il trattamento va iniziato quando la concentrazione di emoglobina è minore di 11 g /dl :

  • Se il paziente è in emodialisi si somministra per via endovenosa.
  • Negli altri casi la somministrazione avviere per via sottocutanea, perchè in questo modo l'emivita del farmaco è più lunga, quindi a parità di efficacia si possono somministrare dosi minori.

    In alternativa si usa l'eritropoietina ricombinante umana iperglicosilata (Darbepoietina): ha un' emivita più lunga rispetto all'eritropoietina ricombinante umana per cui si riduce il numero di somministrazioni.

    Una volta iniziata la terapia, dopo 4 settimane vediamo se la concentrazione di emoglobina è aumentata, in mancanza di un miglioramento la dose va raddoppiata.

    L'obiettivo della terapia è raggiungere una concentrazione di emoglobina di 10- 11 g/dl ed un ematocrito del 30-33%, se questi valori raggiungono valori più elevati si possono avere effetti collaterali:
    • Ipertensione arteriosa.
    • Trombosi.
    Una volta corretta l'anemia, la dose va diminuita fino al raggiungimento della dose minima efficace di mantenimento.

    [Bibliografia: corso di malattie del sangue e degli organi emolinfopoietici-ESCULAPIO]
    Immagini by Google.
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