L' insufficienza renale acuta o cronica può determinare anemia per cause multifattoriali:
- Insufficiente produzione di EPO (eritropoietina).
- Diminuita sopravvivenza degli eritrociti in circolo.
- Perdita emorragica cronica dal tubo digerente dovuta a piastrinopatia uremica.
- Tossine che inibiscono l'eritropoiesi, la cui concentrazione aumenta con l'uremia.
Dai dati di laboratorio l'anemia risulta:
- Normocromica e normocitica.
- Di severità direttamente proporzionale alla diminuzione del filtrato glomerulare.
- I reticolociti sono ridotti.
- Gli eritrociti possono presentare anomalie morfologiche:
- Echinocitosi
- Acantocitosi
- Schistocitosi
- Effettuando un aspirato midollare si nota una riduzione dell'eritropoiesi.
- L'osteomielobiopsia può mostrare fibrosi midollare per iperparatiroidismo secondario.
- Insufficienza eritropoietinica relativa: l'EPO sierica è inappropriatamente diminuita rispetto all'entità dell'anemia.
- Possibile carena marziale.
In alternativa si usa l'eritropoietina ricombinante umana iperglicosilata (Darbepoietina): ha un' emivita più lunga rispetto all'eritropoietina ricombinante umana per cui si riduce il numero di somministrazioni.
Una volta iniziata la terapia, dopo 4 settimane vediamo se la concentrazione di emoglobina è aumentata, in mancanza di un miglioramento la dose va raddoppiata.
L'obiettivo della terapia è raggiungere una concentrazione di emoglobina di 10- 11 g/dl ed un ematocrito del 30-33%, se questi valori raggiungono valori più elevati si possono avere effetti collaterali:
- Ipertensione arteriosa.
- Trombosi.
[Bibliografia: corso di malattie del sangue e degli organi emolinfopoietici-ESCULAPIO]
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