sabato 10 marzo 2012

Carcinoma gastrico: terapia

La terapia del carcinoma gastrico è chirurgica, la chemioterapia e la radioterapia hanno mostrato scarsa utilità.

La resezione curativa prevede:
  • Rimozione di tutto il tessuto tumorale macroscopico
  • Assenza di residuo tumorale microscopico
  • Margini di resezione liberi da neoplasia
  • Linfoadenectomia estesa oltre la stazione successiva a quella eventualmente interessata.
La gastrectomia totale è indicata nelle neoplasie corpo-fundiche, la resezione gastroduodenale è il trattamento di elezione quando la sede e l’estensione della neoplasia sono tali che la linea di sezione prossimale sullo stomaco cada a circa 6 cm dal limite del tumore.

La gastrectomia totale è accompagnata da un intervento di ricostruzione.

I chirurghi Giapponesi classificano la linfoadenectomia in:
  • Primo livello: linfonodi perigastrici
  • Secondo livello: linfonodi dell’arteria splenica, gastrica sinistra, epatica comune
  • Terzo livello: linfonodi periaortici, legamento epatoduodenale, retropancreatici, radice del mesentere.
In presenza di un early gastric cancer i Giapponesi hanno proposto la resezione endoscopica mediante musectomia.

Per le neoplasie non resecabili in fase avanzata, la chirurgia palliativa garantisce al paziente la sopravvivenza. Il trattamento di prima scelta prevede un’anastomosi gastro-digiunale; in condizioni che controindicano interventi complessi si fa una stomia cutanea a valle della stenosi che garantisce lo svuotamento gastrico e la nutrizione.
In caso di ostruzione del cardias si usano protesi o trattamento laser per via endoscopica.

[Bibliografia: Lineamenti di oncologia medica idelsen-gnocchi, manuale di gastroenterologia unigastro, chirurgia dionigi] 

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