mercoledì 21 luglio 2010

Saturnismo

L’intossicazione da piombo insorge quasi sempre in forma cronica.
L’intossicazione acuta è rarissima e si manifesta con quadri acuti di:
  1. anemia emolitica,
  2. encefalopatia acuta fino al coma,
  3. epatite tossica,
  4. nefropatia acuta,
  5. dolori addominali,
  6. nausea,
  7. vomito,
  8. diarrea.

La forma cronica è detta saturnismo ed ha un esordio insidioso che varia da alcune settimane a diversi mesi dopo l’inizio dell’esposizione.
    Nel saturnismo professionale si distinguono 3 fasi:


  1. Fase di impregnazione: è caratterizzata dall’assenza di manifestazioni cliniche, raramente si può osservare un orletto gengivale bluastro.È un segno di aumentato assorbimento del metallo.
    In questa fase gli indicatori di dose e di effetto sono già positivi ed è una fase ancora reversibile con l’allontanamento dal rischio e la terapia chelante: è fondamentale, quindi, il monitoraggio del lavoratore.
  2. Fase florida: si manifestano sintomi di acuzie o subacuzie
    Le manifestazioni floride sono rappresentate da:
    -    Colica saturnina: è caratterizzata da dolore addominale, chiusura dell’alvo a feci e gas, oliguria con emissione di urine scure, ipertensione arteriosa parossistica
    -   Anemia saturnina: normocromica e normocitica con segni evidenti di iperemolisi e iperrigenerazione midollare (nelle fasi acute).
    -    Paralisi del radiale: ormai è rara; la mano è pendente, non può essere né flessa dorsalmente né addotta; senza arrivare alla paralisi si possono avere alterazioni dell’abilità manuale e aumento dei tempi di reazione.
    -    Encefalopatia saturnina: ormai è rara; può insorgere in forma delirante, convulsiva o mista oppure può manifestarsi cronicamente su base arteriosclerotica.
  3. La terza fase è quella del saturnismo cronico che si manifesta con una sempre più frequente ricomparsa della sintomatologia della fase florida e la comparsa di segni di danno d’organo quali: insufficienza renale cronica, ipertensione, neuropatie periferiche, encefalopatia cronica aterosclerotica. anemia emolotica e iporigenerativa, ipertensione e nefropatia da aumento delle resistenze periferiche.
[Bibliografia: Medicina Del Lavoro-UTET]
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