- Attività di immissione dati: il lavoratore è soggetto a carico visivo, che può determinare astenopia, e continua sollecitazione della colonna vertebrale, dell'apparato muscolare della schiena, muscoli e tendini di braccia e mani per la posizione fissa del corpo da cui possono derivare problemi posturali con disturbi alla schiena, spalle, braccia e gambe.
- Attività di dialogo: il lavoratore immette dati e riceve informazioni con frequenti interruzioni di altri compiti d'ufficio quindi l'apparato muscolare è meno soggetto a posizioni fisse obbligate ma gli occhi saranno maggiormente impegnati.
- Microclima: l'ambiente deve garantire un buon ricambio di aria senza correnti ed una corretta umidificazione.
- Inquinanti aerodispersi: la presenza nell'aria di polveri, fibre naturali ed artificiali, microrganismi, ossido di carbonio, formaldeide, gas nitrosi, ozono possono irritare le mucose oculari.
- Illuminazione: deve permettere una buona visione dello schermo, del testo e della tastiera. Vanno evitati fenomeni di abbagliamento che possono essere dovuti alla riflessione della luce delle pareti, soffitto, arredi e la mescolanza tra luce naturale ed artificiale. Le finestre devono essere provviste di tende regolabili ed i videoterminali non devono essere rivolti o girati verso esse.
- Malattie cutanee: dermatite seborroica ed acne rosacea
- Reazioni psicologiche: dal rifiuto al lavoro a sindromi ansiose-depressive, fino allo stress da lavoro.
- Astenopia.
[Bibliografia: Medicina del Lavoro-UTET]
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