L'esposizione può essere:
- Acuta: per concentrazioni ambientali di solvente da 3000 a 90000 mg/m3 per un periodo di esposizione di massimo 1h, responsabile di effetti acuti.
- Protratta: per concentrazioni ambientali di solvente di 100-500 mg/m3 per periodi di esposizione che arrivano fino a 20 anni, responsabile di effetti cronici.
Gli effetti acuti coinvolgono:
- Sistema nervoso centrale: il solvente si accumula nei lipidi delle membrane cellulari, questo determinerà una iniziale eccitazione neuronale che si manifesterà con
- Ebrezza
- Cefalea
- Diminuzione della sensibilità agli stimoli esterni
- Perdita di coscienza
- In casi gravi morte
- Composti alogenati
- Eteri
- Esteri
- Acidi organici
- Alcoli
- Alcheni
- Alcani
- Cute e mucose:
- Irritazione oculare e delle vie respiratorie (da vapori di idrocarburi alifatici ed aromatici)
- Cheratocongiuntiviti (da vapori di solventi)
- Tosse
- Raucedine
- Irritazione bronchiale
- Polmonite chimica (da aspirazione di solventi liquidi): si manifesta con edema polmonare acuto emorragico.
- Dermatiti ortoergiche (da idrocarburi e derivati: alcoli ed eteri)
Gli effetti cronici coinvolgono:
- Sistema nervoso centrale: la gravità degli effetti dipende dalla dose e dal tempo di esposizione. Clinicamente si avranno sindromi psico-organiche che si manifesteranno con:
- Turbe anamnestiche
- Alterazione delle facoltà intellettive
- Disturbi affettivi e della personalità
- Distonie neuro-vegetative
- Sistema nervoso periferico:
- Polineuropatie invalidanti
- Polinevrite sensitivo-motoria
- Rene e fagato: per azione dei metaboliti intermedi dei solventi.
- Necrosi epatiche
- Insufficienza renale
- Cute e mucose: da solventi liquidi e vapori
- Dermatosi recidivanti
- Eczemi
- Neoplasie
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