giovedì 13 maggio 2010

Il rumore: effetti extrauditivi


Possiamo classificare gli effetti del rumore in uditivi ed extrauditivi.

Gli effetti extrauditivi sono aspecifici e sono gli effetti del rumore sugli organi ed apparati controllati dal sistema nervoso autonomo.
Determinano la sindrome generale di dattamento, una risposta di difesa dell'organismo nei confronti di uno stimolo (in questo caso sonoro) aggressivo attraverso l'attivazione del sistema vegetativo e motorio, che si esplica in 3 fasi:
  1. Reazione di allarme
  2. Fase di resistenza
  3. Fase di esaurimento
Gli effetti che un rumore o un suono di elevata intensità, in base alla durata di esposizione, possono determinare sul sistema neurovegetativo sono di due tipi:
  • Risposta di allarme: in presenza di stimoli intensi di breve durata. Tale risposta neurovegetativa si esaurisce velocemente per fenomeni di inibizione neurogena e si manifesta con:
  1. aumento frequenza cardiaca
  2. aumento frequenza del respiro
  3. aumento pressione arteriosa
  4. vasocostrizione periferica
  5. vasodilatazione del circolo cerebrale
  6. orripilazione
  7. aumento secrezione e motilità gastrica
  8. sudorazione
  9. dilatazione pupillare
  10. contrazione della muscolatura scheletrica
  11. aumentata escrezione di adrenalina e noradrenalina.
  • Risposta neurovegetativa o risposta N: è una risposta lenta in presenza di stimoli da 70 dB in sù, prolungati nel tempo. Può seguire la risposta di allarme e si manifesta con:
  1. vasocostrizione periferica
  2. aumento della pressione arteriosa
  3. aumento motilità e secrezione gastrica (per rumori di 95 dB)
  4. aumento del cortisolo plasmatico
  5. effetti neuropsichici
Essendo aspecifici e manifestandosi a livelli sonori di 70 dB, la prevenzione degli effetti extrauditivi è un problema di difficile risoluzione.


[Bibliografia: Medicina del Lavoro-UTET]

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